mercoledì 18 aprile 2012

NARRAZIONI

LETTERATURA-Memorie (genere letterario)-Il racconto della memoria è un genere letterario che può essere descritto in vari tipi di trasposizioni stilistiche (poesia, prosa ecc.) e narra di ricordi reali avvenuti nell'esistenza di una persona o di un popolo che l'ha/hanno segnato/i in maniera particolare. Grandi esponenti del racconto della memoria sono, nella letteratura italiana Primo Levi e Ignazio Silone. Se questo genere tende solitamente a essere prevalentemente descrittivo, si rivela spesso e volentieri una lettura dell'anima, dei ricordi, dei momenti importanti della vita di una persona.
La scrittura in forma di memoria può essere anche un espediente narrativo adottato da un autore per dare forma letteraria a un'opera fittizia.
FILOSOFIA-Friedrich Nietzsche considera l'oblio una necessità per ciascun uomo per conseguire la felicità. Le superiori capacità mnemoniche degli uomini sugli animali sono, per il filosofo, una delle cause di sofferenza, infatti:
« La serenità, la buona coscienza, la lieta azione la fiducia nel futuro dipendono [...] dal fatto che si sappia tanto bene dimenticare al tempo giusto, quanto ricordare al tempo giusto'. »
(Citato da Sull'utilità e il danno della storia per la vita, seconda delle Considerazioni inattuali).
CINEMA-
Alla voce Memorizzare o memoria , cercando sul web e su altre fonti vengono ovviamente messe in risalto varie pellicole narranti le storie , o meglio i ricordi di chi ha vissuto il terribile periodo del nazi-fascismo , dei campi di concentramento russi e anche di stragi dimenticate come quella dei desaparecidos in sud-America .
Complici del Silenzio;
Gulag 77;
Il Pianista;
Operazione Valchiria;
Concorrenza Sleale;
Il bambino con il pigiama a righe.
Memory Lane


-MUSICA- Giovanni Allevi- Memory





NEI FUMETTI







MITOLOGIA

-MITOLOGIA GRECA-
Mnemosine (in greco Μνημοσύνη, Mnemosùne) è una figura della mitologia greca, la personificazione della memoria. Figlia di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra) è una delle titanidi, e perciò sorella di Rea, Temi, Febe, Dione, Teti e Teia, e dei Titani.
Mnemosine fu amata da Zeus, il quale le si presentò sotto forma di pastore. Giacquero insieme per nove notti sui monti della Pieria e dopo un anno, Mnemosine partorì nove figlie: le Muse. Pausania riferisce che, originariamente, le figlie fossero tre, ossia Melete, la Pratica, Mneme, il Ricordo, e Aoide, il Canto.
Diodoro Siculo racconta poi che Mnemosine aveva scoperto il potere della memoria e che aveva assegnato i nomi a molti oggetti e cose astratte che servivano a intendersi durante la conversazione[1]. Inoltre, a questa dea era attribuito il potere di far ricordare (da cui deriva il suo nome).
Secondo Pausania, in Beozia si trovava l'antro di Trofonio, uno degli accessi agli Inferi, dove, per entrare era necessario prima bere da due fontane. La prima, intitolata a Lete (la dimenticanza), faceva scordare le cose passate. L'altra, intitolata a Mnemosine, consentiva di ricordare ciò che si sarebbe visto nell'aldilà.
-MITOLOGIA NORDICA-Sigrdrífumál
Nell’introduzione di questo poema, l’eroe Sigfrido si reca fino a Hindarfell e da lì prosegue a sud verso la terra dei Franchi. Giunto su una montagna, Sigfrido vide una grande luce, come se un fuoco stesse bruciando verso il cielo. Sigfrido si avvicinò e vide un guerriero addormentato, gli levò l’elmo e scoprì che esso era una donna. La corazza della donna era talmente stretta che sembrava fosse cresciuta assieme al suo corpo. Sigfrido usò la sua spada Gram per tagliare la corazza, a partire dal collo verso il basso e le maniche e riuscendo a sfilarle il corsetto. La donna si svegliò e iniziò a parlare con Sigfrido dicendogli che Odino con un incantesimo l’aveva fatta addormentare e lei non era riuscita a romperlo. Sigfrido le chiese di dirgli il suo nome ed essa diede a Sigfrido un corno di idromele per aiutarlo a memorizzare quello che stava per dirgli. La donna recitò una preghiera pagana in due strofe e disse di chiamarsi Sigrdrífa e di essere una valchiria.

Sigrdrífa raccontò a Sigfrido che vi erano due re in lotta fra loro e Odino aveva promesso ad uno di questi, Hjalmgunnar, la vittoria. Però, in battaglia lei aveva fatto perdere Hjalmgunnar e Odino l’aveva quindi colpita con l’incantesimo e le aveva detto che non avrebbe più combattuto vittoriosamente, condannandola poi a sposarsi. In risposta, Sigrdrífa disse ad Odino di essersi impegnata nel giuramento che non avrebbe mai sposato un uomo che conosceva la paura. Sigfrido chiese poi alla valchiria di condividere con lui tutta la sua conoscenza e saggezza.

lunedì 2 aprile 2012

DERIVATI & SINONIMI

Sinonimi : registrare, ricordare, studiare, ritenere , archiviare, mandare a memoria, mandare a mente, tenere presente, imparare, sapere, ripetere.
Derivati:memorabile memorandum memore memoria memorial memoriale memorialista memorialistica memorizzazione
Contrario: Dimenticare